LA' DOVE OSANO I MILONGUERI

sabato 27 febbraio 2016

Positivi e Propositivi

Anche se una Tanguera ci piace e noi  piacciamo  a lei, prima di iniziare a muoverci  assicuriamoci che sia in pace con se stessa, che sia rilassata .
Rassicuriamola con un abbraccio confortevole ed accogliente , che l'aiuti fin dai primi istanti a raggiungere una piena consapevolezza,  affinché possa fidarsi  di Noi  in quei dodici minuti condivisi.



Entrambi comprenderemo se sarà un abbraccio teso e confuso.

Se questa " insicurezza " percepita , sia poi frutto di situazioni sentimentali in contrasto, o di periodi di transizioni con storie finite in realtà infinite, comunque non comportiamoci da assistenti sociali ne da psicologi .


IL piacersi è solo una fase iniziale, dopo c'è il completarsi nell'abbraccio , che non dovrà  essere a senso unico ma dovrà essere un reciproco scambio, un  dare ed avere, un proporre ed un disporre .

 Affinché accada il "Miracolo" della connessione e dell'intesa ,  c'è bisogno di serenità d'animo e gioia di vivere il momento.

Ricordiamoci  sempre che dobbiamo essere Tangueri positivi e propositivi, come un amante che non finisce mai di sorprendere e stupire, NON un uomo qualunque,  su cui lei appoggia il suo abbraccio in attesa di trasporto e conforto.

GP





martedì 23 febbraio 2016

Postura ed Eleganza

Maja e Marko

Mi piacciono. Ballano con Eleganza e fluidità.
Un bellissimo abbraccio stretto, una tecnica adatta per ballare e divertirsi in tutte le Milonghe,  
anche nelle più affollate.

Bravissimi ad insegnare .

Se posso permettermi un appunto a mio modesto avviso manca l'enfasi espressiva  delle emozione e passioni, la Teatralità interpretativa, la " Tanghite " come la definisce Marcela !

Esperienza molto positiva, piacevoli e divertenti nel loro modo di ballare alternandosi fra il tempo e la Musicalità.



mercoledì 17 febbraio 2016

Ascolto Istinto ed Armonia

Una Coppia Istintiva ed Armoniosa .
Ballano meravigliosamente muovendosi all' unisono tra le note e la melodia, come se fossero  gli autori di quella musica, due elementi in più nell'orchestra .
Passeggiano abbracciati su un improbabile " pentagramma" con  l'intesa e la passione di due amanti,  il cui  scopo è sorprendersi senza schemi precostituiti.
Mimica, interpretazione e teatralità,  elementi essenziali per trasmettere emozioni, senza  mai dare nulla di scontato !!


lunedì 15 febbraio 2016

La vita disperata dei pavoni , analogie Umane



La dove osano i ...Pavoni , analogie Tanguere .


In ogni Tanguero convive un Pavone 
I maschi dei pavoni per accoppiarsi devono inventarsi di tutto: fare la ruota, emettere ultrasuoni e fingere di avere avuto più compagne di quelle che hanno avuto davvero
È così facile disprezzare il pavone. Se lo guardate mentre avanza vanitoso, cammina impettito, e si volta sfacciatamente per controllarsi il didietro, capirete perfettamente come si è guadagnato la reputazione del più insopportabile narcisista in natura.
Come ha potuto la natura inventare una creatura così ornamentale, ingombrante ed equipaggiata in modo talmente futile e costoso? Questa domanda teneva Charles Darwin sveglio la notte. Inizialmente la coda del pavone, così voluminosa e vistosa, sembrava contraddire la teoria della selezione naturale per cui gli animali avevano successo o soccombevano in base alla loro capacità di adattarsi con efficacia alla natura circostante. «La vista di una piuma della coda del pavone, da qualunque lato la si consideri, mi fa sentire male», scrisse una volta Darwin a un suo amico. di Rachel E. Gross 
Ma soffermarsi sulla goffaggine di questo uccello significava perdere di vista il punto. I pavoni erano soggetti alle pressioni della selezione naturale come qualsiasi altro animale; semplicemente rispondevano a richieste leggermente diverse. Il corteggiamento dei pavoni – come quello del gallo della salvia, del colibrì e della mosca della frutta – ruota attorno al lek, cioè una zona definita in cui i maschi si radunano per corteggiare le femmine, ostentando i colori del piumaggio o del mantello, danzando e cantando. I pavoni si sono quindi evoluti per esibirsi davanti alle femmine della loro specie insieme ad altri maschi. E le femmine pavone possono essere davvero difficili: in un normale lek circa il 5 per cento dei maschi ottiene la maggior parte delle femmine, mentre quasi tutti gli altri non ottengono niente di niente, spiega Angela Freeman della University of Winnipeg di Manitoba, in Canada. Quando si parla di forti incentivi per compiacere la tua donna!
E così Darwin, come i pavoni femmine, capì il senso dell’insensatezza del pavone. 
Per esempio, questi ricercatori hanno scoperto che non basta l’apparenza per attirare un pavone femmina. Una recente ricerca pubblicata su Animal Behaviour ha scoperto che i pavoni fanno affidamento sul suono e sul movimento quanto sull’aspetto: per attirare le femmine, per esempio, emettono infrasuoni che le orecchie umane non riescono ad avvertire. «Il quadro che emerge è che l’udito può essere di gran lunga più importante della vista», dice Jim Hare, scienziato del comportamento animale alla University of Manitoba e capo ricercatore dello studio. Hare ha anche osservato pavoni in cattività mentre tubavano con le pareti del rifugio in cemento in cui si trovavano: l’equivalente acustico del fare le prove davanti allo specchio.
Per avere successo, il pavone maschio non deve essere soltanto glorioso: deve essere più glorioso di tutti i suoi simili. Nella sua ultima opera non ancora pubblicata, Yorzinski ha utilizzato una tecnologia all’avanguardia che permette di tracciare il movimento degli occhi dei pavoni e seguire così lo sguardo dei maschi. Ha scoperto così che i pavoni passano un’esorbitante quantità di tempo – circa il 30 per cento – a studiare gli altri maschi nel lek, per farsi un’idea della concorrenza. Può sembrare una perdita di tempo, ma secondo Yorzinski non è così. «I maschi possono anche infilarsi in qualche lotta piuttosto dura tra loro», spiega.
Ma tutto quel soffiare e sbuffare è davvero necessario? Sfortunatamente sì: i pavoni femmine sono un pubblico piuttosto sgarbato. In alcuni studi in cui sono stati monitorati gli occhi delle femmine, Yorzinski ha scoperto che spesso non si curano del ricco piumaggio dei maschi. I loro occhi vagano in giro mentre beccano a terra con nonchalance, anche quando un maschio inclina le penne controluce in un arco di lucente iridescenza. Per farsi notare, i maschi devono giocare tutti i loro assi nella manica (compreso l’inganno: sanno fingere falsi versi di accoppiamento per far credere di aver ottenuto più femmine di quanto ne abbiano avute davvero).
«I maschi possono combattersi quanto vogliono, e probabilmente si piazzeranno in un buon punto di passaggio delle femmine, ma alla fine saranno sempre le femmine a decidere».
Ma ricordiamolo: chi tra noi non si è mai svilito in nome dell’amore? Chi non è mai bruciato di così tanta passione che, per almeno un momento, ha perso la testa e ha dimenticato sé stesso nella ricerca solitaria di un altro sfuggente? Senza lo sguardo dell’altro – «l’unico presupposto che rende la nostra esistenza sopportabile è che qualcuno ci stia guardando», come dice lo scrittore Tom Stoppard – anche noi saremmo scoperti in tutti i nostri disperati atti di affetto, «mentre ogni gesto e ogni posa si perdono nell’aria sottile e disabitata».
Perché l’amore, a quanto pare, è come la coda di un pavone: cieca ma piena di occhi.








martedì 9 febbraio 2016

Tango Underpants : all' ombra del ballo !!

Nel vano tentativo di imitare la balleria  ho compreso che : immaginare di stringere le cosce ed i glutei  nel tentativo  di non perdere l intimo indumento,  atteggia il corpo ad un andamento elegante e voluttuoso.




venerdì 5 febbraio 2016

Osteria del Gallo , dove si mangia si balla e si va a cavallo

Così  recitava la " mi nonna Sabatina ",  nelle fresche serate estive  fra canti e stornelli goliardici  fra le risate dei presenti,  gli ammiccamenti e le " intese " che solo gli adulti capivano e gli adolescenti intuivano , mentre i ragazzini giocavano a nascondino.




Fra Racconti di Storie vissute e di fantasia  come : il mitico Capitano , l' Aviatore che sarebbe di lì a poco arrivato per portarsi via  fra lo stupore di tutti la giovane nipote Maria .
 ( la mitica Nonna , pareva avesse già visto  il film : l ufficiale Gentiluomo interpretato da   l' allora sconosciuto " Ricciardghire ", uscito in realtà nelle sale cinematografiche  qualche decennio più tardi  😎 ) ,




Finivano sempre per parlare e  ricordare i balli ,  danzando  tarantelle , valzer , mazurche e tango europeo , si percepiva  quanto fosse emozionante e scaturisse pulsioni , desideri intensi anche morbosi quel ballare ed abbracciare .
 Pur mantenendo quella distanza adeguata dal petto , evitando il contatto stretto , comunque un modo per connettersi con il partner .






Quindi tutti alle sagre alle feste paesane o alla mitica sala da ballo frequentata sopratutto nei mesi estivi con date fisse e ricorrenti .
Organizzate in bar osterie o presso " campi sportivi " , l'importante che vi fosse un pavimento adatto e suonasse un  orchestra dal vivo , composta di solito da chitarra basso batteria e fisarmonica , con una cantante di solito procace  dalla voce melodica .




Seduti a tavoli affollati ed i più giovani in piedi intorno alla " pista " , vero e sincero divertimento in quegli anni , un modo di ritrovarsi ed incontrare gente nuova proveniente  da paesi o città vicine.
Tutti ballavano  chi meglio chi peggio , ricchi , poveri , contadini, operai , donne , uomini , adolescenti tutti uguali in pista  " livellati " dal ballo , una cultura semplice composta di tradizioni , cultura , di passione e desideri.





Allegre camminate  rispettose e cadenzate in contro tempi , ritmi improbabili e ripetitivi , nella loro epoca coinvolgenti 💃🏻🎶🚶🏽

Si ballava con chiunque , amici fidanzate conoscenti   figli  nipoti o con la cugina .... ed il ricordo va a Patrizia i suoi  sorrisi  durante improbabili ma divertenti abbracci  in dinamici ed incerti passi di valzer , tanghi e mazurche  fino a tarda notte .



Erano finite le manifestazioni sessantottine da poco e  la " rivoluzione " sociale ci sdoganò  da un perbenismo estetico morigerato ad un comportamento ed atteggiamenti più libertini , liberandoci in parte dai condizionamenti morali evidenti fino a quell'epoca.
Gli abbracci stretti al petto  erano pratiche scostumate da praticarsi solo fra le mura domestiche  o perlomeno lontani da occhi indiscreti, sotto il controllo vigile e attento della chiesa,  sempre presente quando si parla di intimi rapporti .... Ma questo è un altro argomento !!





Questa nuova " era rivoluzionaria "  con rapidità ci proiettò  negli anni ottanta nelle " schizofreniche " discoteche , negli abbracci stretti  dei mitici lenti da mattonella.....ma è un'altra storia !!





Poi per sfortuna di chi casualmente o volontariamente mi legge ma sopratutto chi " ailoro " m'incontra in Milonga  ( ed anche per chi questi argomenti li ritiene profondamente seri , Inadatti  ad ironie e goliardiche visioni ....) . 
il mio incontro con  il Tango Argentino  ( o forse il Tango mi ha trovato )  mi colse impreparato,    ed iniziò la fase di  " ristrutturazione "delle mie credenze culturali sulla danza causato da un  approccio completamente differente.

Passato il primo anno entrai nella fase del " ballerino minchia " ( dove probabilmente mai ne uscirò ). 

Mi domando ( sono curioso ) ma chi l ha inventato ? Come si è evoluto ? Il Tango è degli Argentini oppure  no ? a riguardo un famosissimo cantante Argentino Gardel disse : " Sono di origini Rio Platense  come il Tango .

Moltissimi bravi Ballerini di altre nazioni lo interpretano con sapienza e non tutti gli Argentini lo conoscono , o meglio forse non lo sanno interpretare e/o comunicare, ad onor del vero gli Argentini in realtà gli abitanti Rio Platensi e quindi anche gli Uruguagi hanno dei diritti evidenti .
Terre lontane un tempo occupate da indigeni  , poi i Gauchos : 




Espertissimi domatori di cavalli , montano a pelo  connettendosi con il quadrupede in un intesa straordinaria , lo guidano con leggeri cambi di peso che l'equino percepisce e riequilibra  la coppia rupestre  in un dinamica  cavalcata..... Ma questo è un altro argomento 

Tornando al tema  mi attirò una frase letta su uno dei vari libri letti su l argomento Tango di uno scrittore Argentino  : 
" Gli Argentini sono un popolo  che " discende"  da una nave " 

Immagino la scrisse  per evidenziare la molteplicità di genti arrivate con le navi  in quelle terre sperdute da conquistare ,  nell 800 ed inizi 900, con i loro bagagli di culture diverse , dal centro America , Europa ed Africa  che dettero vita alla attuale società 




Questo insieme di eventi e di genti di diversa cultura ed esperienze, probabilmente ha fatto sì  che la donna è l uomo si avvicinassero a questi tipo di danza senza particolare timore,  in un abbraccio " diverso " più stretto in  una connessione particolare dinamica ed intrigante.

Ballo del diavolo atteggiamento  profano , inaccettabile ed inopportuno anche per i buon pensanti di allora ma non l ebbero vinta , perché non vi fu probabilmente la condizione adeguata ne le condizioni affinché gli uomini di chiesa potessero intervenire 



Da tale pratica " demoniaca " si scoprirono le intese di coppia , la guida silenziosa e decisa della marca , una dinamicità unica in un' abbraccio che coinvolge sensazioni emozionali sensoriali e fisiche .


Abbracci  ritenuti volgari ed inopportuni all epoca , ma nonostante ciò la nave Tanguera attracco nei porti Europei  Sopratutto Francesi. 

Furono i grandi musicisti , apprezzate orchestre , compositori eccezionali, cantanti ed autori  che  contribuirono alla diffusione di un ballo sociale unico nel suo genere,  prima in Europa poi in tutto il mondo e  nonostante tutte le vicissitudini ed i cambiamenti il Tango resiste, 
 grazie anche e sopratutto ai ballerini che hanno continuato a raccontare e tramandare il Tango nel mondo.

Continua tutt'oggi  ad affermarsi, ciò è dovuto al business ? Crea piacere e benessere ? O come un virus malefico  di abbraccio in abbraccio , di coppia in coppia si evolve e si aggiorna alle mode alle culture che incontra divenendo immortale .

ma chi se ne frega di tante domande e delle articolate e seriose risposte , balliamo , godiamo e socializiamo!!


Tutti possono ballare il Tango  , ma il Tango non balla con tutti  !

mi diverto ad accostarlo con semplicità  alla tradizione culinaria ,  preferendo consumare pietanze della tradizione realizzate con passione attenzione ed amore , prodotti sani cucinati senza fretta con fantasia , come in una tipica Osteria , come nelle case di origini contadine  piatti poveri , rielaborati  ma senza dimenticare le origini , piuttosto che cibi precotti e preconfezionati .




auguro a tutti , un buon convivio  !! GP

martedì 2 febbraio 2016

Cacho de una Pasión

Tutto ciò che è stato donato  se veramente si è desiderato , con dedizione assorbito  , con  determinazione elaborato , con passione esibito  e con amore restituito,  rimarrà per sempre.  
( GP ) 

un Cacho de Tango